La scelta di raffigurare sull’etichetta dei nostri vini l’immagine de “Il Rinoceronte”, l’opera di Albrecht Dürer, è determinata dall’ammirazione di Giorgio Rivetti verso questo artista tedesco.
Tutto ciò probabilmente non sarebbe mai accaduto senza Gabriele Cionini, grande amico di famiglia ed esperto del mondo del vino e dell’arte, il quale fece conoscere ai Rivetti le opere di Dürer.
L’opera “Il Rinoceronte” rappresenta l’arrivo di un rinoceronte indiano a Lisbona, in Portogallo, nel 1515: il primo animale del suo genere ad essere mai visto in Europa. Dürer ne realizza un disegno e un’incisione senza mai essere stato spettatore di quell’evento. Eppure il disegno e l’incisione sono così verosimili all’originale, che diventano oggetti d’ispirazione per gli illustratori europei dei 300 anni a seguire, anche dopo aver visto rinoceronti in carne e ossa, senza lastre e squame presenti invece nel disegno dell’artista.
Ispirati dal talento artistico di Dürer e dal suo “Il Rinoceronte”, sulle nostre etichette di Barolo Campè è possibile ammirare un altro splendido capolavoro di Dürer: “Il Leone”. Il cosiddetto re degli animali non poteva che rappresentare al meglio il re dei vini italiani e il vino dei re.